Il drammatico stillicidio d’incidenti sul lavoro, con infortuni gravi e anche mortali, c’impone un salto di qualità in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e ci richiama alla riflessione sul fatto che la sede di lavoro deve essere luogo di vita e non di morte.
La CISL ha fatto la scelta di attuare una mobilitazione totale che parte dai posti di lavoro con assemblee, riflessioni, formazione e si estende a iniziative locali e regionali che sfoceranno il prossimo 13 aprile in una grande assemblea nazionale.
La CISL ha scelto di non accontentarsi di due ore di sciopero per placare la coscienza individuale e collettiva ma di mettere in atto un percorso di consapevolizzazione che capillarmente arriva in ogni luogo di lavoro, in ogni potenziale luogo di pericolo per i lavoratori.
La CISL Funzione Pubblica Piemonte è in prima linea per questo impegno di serietà e civiltà perché le morti sul lavoro non sono “morti bianche” ma veri e propri omicidi.
Lavoriamo per vivere, non lavoriamo per morire.
Sergio Melis