Scroll Top

La nostra festa della libertà

Gina cosa succede per strada? – chiese la madre a gran voce, la piccola si affacciò alla finestra e poi rispose – La gente va verso la piazza e in chiesa suonano anche le campane -.

La madre accese la grande radio che occupava il tavolino sotto la finestra che dava sul cortile delle galline, rimase in ascolto silenziosa e poi le si illuminò il viso, corse alla porta di casa, aprì e vide la gente che raggiungeva la piazza, incredula e sorridente. Si voltò allora verso la figlia e disse – Chiama i tuoi fratelli e di’ loro di andare in montagna ad avvisare papà che può tornare a casa. Nessuno gli intimerà più di cedergli il posto al tavolo del bar, neanche il gerarca del fascio. E’ finita la dittatura, siamo finalmente liberi. –

Gina raccontava questo avvenimento tutti gli anni per il 25 aprile ai suoi figli e poi ai suoi nipoti.

Oggi Gina non c’è più ma questo ricordo rimane scolpito nella memoria di chi le ha voluto bene.

Buona festa della Liberazione, buona festa della libertà.

Sergio Melis