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Buon Primo Maggio

Anche quest’anno festeggiamo la festa dei lavoratori con il titolo “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” e siccome “CHI NON HA MEMORIA NON HA FUTURO” facciamo insieme il percorso lungo la storia del 1° Maggio.

Nel 1882 a New York compare la prima volta, nel 1884 diventa ricorrenza annuale ma solo nel 1886 si trasforma in lotta contro la repressione e rivendicazione del diritto di sciopero.

L’anno dopo, il 1887 vede i primi morti per sciopero e manifestazione, condannati all’impiccagione, sono loro le parole di commiato che ricordiamo “SALUTE, VERRA’ IL GIORNO IN CUI IL NOSTRO SILENZIO SARA’ PIÙ FORTE DELLE VOCI CHE OGGI SOFFOCATE CON LA MORTE”. Solo nel 1889 la festa del 1° Maggio viene ufficializzata in Europa, la nostra Europa e nel 1891  è ufficializzata anche in Italia.

Negli anni dal1924 al 1944, durante il ventennio fascista, la festa è anticipata al 21 aprile, snaturata e unificata al natale di Roma.

Nel 1945 ritorna a essere la Festa dei  Lavoratori, proprio nell’anno della Liberazione, quella Liberazione che ha celebrato quest’anno il 79° anniversario. C’è un inscindibile legame tra Festa del 1° Maggio e Liberazione.

Il 1º maggio 1947 avvenne l’eccidio di Portella della Ginestra, sulla folla in festa arrivarono numerose raffiche di mitra, che lasciarono sul terreno undici morti (nove adulti e due bambini) e ventisette feriti, di questi ultimi alcuni morirono in seguito per le ferite riportate.

E poi tutti gli anni a seguire a ricordare e mettere al centro le questioni del lavoro, volta per volta sottolineando alcuni aspetti o altri ma sempre con l’occhio rivolto alla dignità del lavoro, delle persone che lavorano, con l’orizzonte delle prospettive di futuro.  Quest’anno con l’attenzione all’Europa, alla pace, al lavoro e alla giustizia sociale. Oggi più che mai al centro c’è la necessità di un salto di qualità nella tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, i troppi morti richiedono un necessario impegno a passare ai fatti. Basta parole, le nostre vittime ci impongono un impegno nuovo.

Buon Primo Maggio

Sergio Melis