2 agosto 1980, la strage di Bologna. Un atto terroristico che ha colpito la società italiana ed è entrata nella sua storia. Anche a distanza di anni, è necessario ricordare e riaffermare con forza il rigetto di ogni forma di violenza e ribadire il valore fondamentale della nostra Costituzione democratica.
Sono arrivate anche le parole, condivise anche dalla Cisl FP Piemonte, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Fu teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani – esordisce -. I morti, le immagini della stazione di Bologna devastata, l`attacco feroce alla convivenza degli italiani, hanno impresso un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano. La memoria non è soltanto un dovere ma è l’espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere. Con profondi sentimenti di solidarietà, quarantaquattro anni dopo l`attentato, ci uniamo ai familiari delle vittime e alla Città di Bologna. E ancora: «A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana – dice ancora Mattarella -. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell`unità della nostra comunità, la salvaguardia del bene comune».